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La Redazione


Roberto Petillo

Seguo la NFL dalla fine degli anni ’80, quando esisteva Telecapodistria e gli eroi si chiamavano Joe Montana, Dan Marino, Jerry Rice e Marcus Allen. Proprio il touchdown di quest’ultimo nel Super Bowl XVIII fu la folgorazione e divenni tifoso dei Raiders.
Il passato, le tradizioni e i retroscena storici mi hanno da sempre appassionato ed NFL History rappresenta, semplicemente, la realizzazione di un sogno.

Alessandro Santini

Fanatico del football d’oltreoceano seguo la NFL dalla prima metà degli anni ’80; il tifo ricade sui mitici Chicago Bears del 1985 e, da allora, non li mollo un secondo. Pur seguendo vari sport è del football che sono davvero innamorato, tanto che l’unico problema per la mia dolce metà sembra essere la squadra di Chi-Town piuttosto che la bella vicina di casa. Grazie a TV satellitari e internet ho finalmente potuto seguire più da vicino le imprese dei giganti del football ed avvicinarmi anche al gioco collegiale e alla storia della palla ovale a stelle e stisce. Questo sito ne è, in parte, un risultato.
Collaboro con Playit dal 2004 seguendo la NFL e, dal 2005, la Big Ten Conference e parte del mondo NCAA.

Dave Lavarra

Da sempre tifosissimo dei Washington Redskins, che nonostante i risultati seguo con passione inalterata, seguo il football dal 1992 e da allora me ne sono innamorato perdutamente.
Di questo sport mi piace ogni aspetto: caschi, uniformi, pallone, tattica, schemi, campi da gioco e soprattutto le sensazioni che riesce a dare, la tensione unica che riesce a creare con la conquista anche di soli pochi centimetri, l’agitazione che scaturisce quando un calcio prende la sua via verso i pali ed il cronometro va verso la fine…
Detta tutta, il football americano è l’unica cosa che non mi stanca mai.

Stefano Quaino

Iniziai a seguire la NFL e lo sport americano nel lontano 1984. Il mio primo Super Bowl fu il XIX, quando Joe Montana sconfisse Dan Marino. Ma il vero amore per la NFL scoccò un anno dopo grazie ai Chicago Bears di Walter Payton, Richard Dent e Mike Singletary. Negli ultimi tempi, l’interesse per l’attualità è indubbiamente scemata: a causa del minor tempo libero, ma anche per il ritiro dei campioni che mi avevano accompagnato per tanti anni, mi sono allontanato non solo dalla moderna NFL, ma anche dal resto dello sport USA. Tuttavia, la passione per la storia, per i tempi andati e le battaglie del passato è ancora fortissima.

Teo

Folgorato sulla via che ha portato Refrigerator Perry ad infrangere l’end zone dei Patriots nel lontano 1985, non ho più smesso di seguire il football NFL. In questi 20 anni ho visto di tutto e di piu’, ma l’amore per la spettacolarità di questo gioco e la passione per tutto ciò ruota attorno al football è sempre viva. L’NFL ci regala sempre 5 mesi intensi, pochi per gli appassionati veri, e che quindi vanno vissuti fino in fondo, senza respiro, per goderne anche i minimi particolari.

Ciro de Mauro

Appassionato di football americano dalla meta’ degli anni 80, ai tempi in cui si seguiva la domenica mattina su Canale 5, sono tifoso dei San Francisco 49ers. Collaboro con Playitusa dal 2004. Il mio hobby: colleziono e scambio DVD di partite NFL.

Andrea Cresta “Vikings”

La mia storia con il football nasce in maniera del tutto diversa rispetto ai miei colleghi. Dietro le “mie” quinte non esiste nessun filmato in “bianco e nero” di una partita precisa o di un giocatore simbolo ma solo una passione nata da qualche immagine “rubata” qua e la sui Guerin Sportivo di fine anni’80. Proprio da una foto del Guerino è nato il mio amore per Minnesota e per i suoi Vikings, ammagliato da Ryan McDaniel mentre blocca un avversario sulla linea, da una combinazione di colori che diventerà con gli anni una fede, purple&gold, e da uno stemma che non può passare inosservato agli occhi di un ragazzino appasionato di epica nordica. Con i Vikings il rapporto si fa più intenso con il passare degli anni nonostante le stagioni non proprio positive; intanto cresce anche la “sete” di conoscere quante più cose possibili sul football in generale e sulle straordinarie “leggende” che lo popolano; una sete insaziabile, che dopo un lungo peregrinare mi porta a trovare Playitusa, nel 2005, e di conseguenza molte delle risposte che cercavo.

Mike

Amante sin da bambino dello Sport in ogni suo aspetto, soprattutto dal punto di vista storiografico, e fervente ammiratore dell’organizzazione sportiva statunitense, non potevo resistere ancora per molto al fascino senza tempo della NFL. Infatti sono solo pochi anni che seguo il Football made in U.S.A. ma è bastato ancor meno per farmi appassionare profondamente a questo gioco e soprattutto ai colori Silver&Black della mia squadra che tante gioie e soprattutto tante sofferenze mi regala.

Domenico “Mimmo” Cecaro

Intorno alla metà degli anni 80 un rocker diciottenne in cerca di una sua identità e con tanti (forse troppi) miti nella testa, parallelamente all’ abbandono di interesse per il sopravvalutato sport nazionale con palla rotonda, inizia ed elaborare il concetto che se dagli Stati Uniti arriva tanta buona musica forse vale la pena di sondare anche le altre forme di entertainment locali. Fortunatamente ci sono un paio di canali televisivi che trasmettono il basket NBA e così il ragazzo fa la sua conoscenza con uno dei principi base dello sport USA: il pareggio è una cosa inammissibile! Intanto bisogna cercare anche una casa (ideale) da cui seguire tutti questi avvenimenti, quindi perché non chiedere ospitalità ai tanto amati Metallica? E’ veramente affascinante questa San Francisco, ma dove vanno tutte queste persone vestite di rosso e oro? Cosa crea tanta eccitazione in questa bolgia urlante e piena di vento dove un giovanotto con un numero 16 sulle spalle sembra il padrone del mondo? Ma è vero che questo sport si gioca in tutte le condizioni atmosferiche, che i giocatori si picchiano come fabbri mantenendo però grande rispetto tra di loro perchè qui c’è il concetto di gioco duro ma non violento, che tra questi ci sono i migliori atleti del mondo, che esistono delle antiche rivalità tra squadre e tifosi che non sfociano in guerre civili, che questo è il vero sport di squadra, dove undici persone di svariata stazza fisica devono essere perfettamente sincronizzate tra di loro?
Allora forse ho trovato la mia casa.

Alvin Gabbana

Mio padre, patito di Montana e dei 49ers, mi ha fatto avvicinare al football sin da piccolo. Ma ho realmente iniziato ad apprezzarlo, a capirne la poesia dalla metà degli anni ’90 insieme al mio compagno di banco del liceo, che mi ha trasmesso la passione per i Cowboys. Da allora, la palla ovale mi ha coinvolto sempre di più, al punto che ora è in assoluto lo sport che mi appassiona maggiormente.

Fabrizio Notte “bix1988”

Avendo 20 anni, la mia pasisone per il football risale ai primi anni 2000. Era il 2001 per la precisione. Il mio primo Super Bowl visto fu Baltimore Ravens Vs New York Giants. Da sempre appassionato e attratto dalla Grande Mela, dove spero, un giorno, di andare a viverci, capì che la mia squadra non poteva essere nessun altra al di fuori dei Blue di New York. Amo tutto lo sport, ma quello che ti regala il football non riesce a farlo nessun altro. La storia legata a questo sport è piena di leggende e personaggi quasi mitologici a cui è impossibile non appassionarsi. Infatti uno dei miei passatempi preferiti è quello di andare a studiare quei sistemi di gioco che ne hanno contribuito a farlo diventare uno sport considerato tra i più spettacolari.



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